Una passeggiata nel borgo di Corigliano Calabro

Agli inizi dell’anno mille, dopo l’incursione araba, Corigliano Calabro è un mucchio di casette sparse sulla collina di fronte il Mare Jonio. Sulla vetta padroneggia la Torre Mastio, primo nucleo del maniero, costruita da Roberto il Guiscardo durante la conquista normanna.

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Da li a poco sempre sotto l’occhio del Guiscardo si sviluppa una ridente cittadina.
In una passeggiata in questo antico borgo scopriamo la sua anima più recondita.
L’opera prima che attira la mia attenzione e senza dubbio il Castello Ducale, al suo interno mi riempio gli occhi di cotanta ricchezza e bellezza da bloccarmi il fiato…ma di questo vi racconterò la prossima volta.
Il maniero sorge attorno alla chiesa dei SS Pietro e Paolo che al suo interno custodisce la nuova Odigitria, una tavola a doppia faccia del 1458.

Attraverso un cunicolo sotterraneo tra chiesa e castello si raggiunge la chiesa Ognissanti posta nella parte interrata della stessa , e la riva del fiume Coriglianeto.

Da Piazza Compagna dove si può guardare in faccia il barone Guido Compagna, scendo la “Scalilla”, trovo la Chiesa di Santa Chiara o “delle Monachelle” edificata tra il 1757 e il 1762 su una piccola chiesa precedente, inglobata come parlatorio nell’attiguo convento delle Clarisse e di fianco la casa natia del giurista Luigi Palma (1837-1899).

Proseguo verso l’attuale Piazza Cavour, un tempo piazza del Fondaco, che era piazza del mercato nel periodo medievale, sullo sfondo del vicolo si scorge la Chiesa Matrice di Santa Maria risalente al X secolo, completamente immersa tra vicoli e antichi casali nobiliari. Il suo campanile fu utilizzato anche come torre civica, considerata vista panoramica. La Chiesa dalla facciata barocca, completamente restaurata è ricca di opere d’arte e di tele di pregevole valore.

20170312_163129Via Roma mi conduce sotto il Ponte Canale opera voluta da San Francesco di Paola, quando giunto a Corigliano Calabro nel 1458, per fondarvi il suo convento, scelse la collina dirimpetto al maniero e il principe Sanseverino fece presente al Santo che per realizzare la sua opera avrebbe avuto non poche difficoltà poichè bisognava attingere l’acqua dal Coriglianeto, così che le indicò il monte più vicino anch’esso ricco di sorgenti. Il Santo recatosi sul monte tracciò con il suo bastone il sentiero dell’acqua e con l’aiuto delle braccia del popolo costruì Ponte Canale così condusse l’acqua presso il suo cenobio, luogo dove oggi sorge la Chiesa di San Francesco di Paola.

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Dal Ponte Canale raggiungo la chiesa di San Francesco di Paola preceduta dalla casa natia di Vincenzo Valente musicista e celebrità della canzone , dell’operetta e della macchietta (1855-1921) e di Costantino Mortati insigne giurista e costituzionalista (1891-1985).

L’itinerario per questa domenica, lo concludo di fronte alla chiesa di Sant’Antonio del XV secolo; posta ai piedi dell’imponente castello sfoggia nel più alto dei cieli la sua scintillante cupola rivestita di maioliche gialle e azzurre. Un incantevole percorso alla scoperta di storia e personaggi di questo antico borgo, la cui meta e la conoscenza di noi stessi e la valorizzazione delle nostre radici e del nostro territorio.

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