“Il Turismo enogastronomico: punto di partenza per lo sviluppo economico calabrese”

Il turismo enogastronomico è una tipologia di turismo che  ogni anno, coinvolge  circa 5 milioni di appassionati  che tralasciano le motivazione classiche come il mare e le città d’arte ed  organizzano soggiorni brevi “wine_food” in cui gusto e sapori sono le parole d’ordine. Il turista enogastronomico ha il desiderio di spostarsi così da poter scoprire sapori e tradizioni autentiche.

Grazie a questo nuovo metodo di viaggiare,  il cibo assume un ruolo importante ed è questo che in questo articolo voglio approfondire poiché, amo la Calabria, terra in cui sono nata e penso che grazie alla molteplicità di risorse naturali che possiede, attraverso il contributo di tutti, si possa dare un’opportunità ad una regione nota solo per i fatti di cronaca. La Calabria non è solo mare cristallino e costa frastagliata, ma terra che contiene in se tradizione, ospitalità e cultura enogastronomica, grazie anche ai popoli che l’hanno conquistata e vissuta, poiché ogni popolazione ha lasciato una propria traccia indelebile e ne sono testimonianza le varie spezie ed aromi che si utilizzano quotidianamente.

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La gastronomia calabrese vanta di molti prodotti DOP, unici e inimitabili come la Nduja, salame spalmabile,  piccantissimo, fatto di carne di maiale, grasso e tanto peperoncino; il Caciocavallo Silano DOP, formaggio a pasta filata con il sapore dolce e aromatico, la Cipolla di Tropea  coltivata lungo la costa calabra con il suo sapore dolce, che rende unico ogni piatto; il Pecorino  del Monte Poro, formaggio tipico della provincia di Vibo Valentia, che si ottiene dalla lavorazione  del latte ovino, ottenuto dalle pecore alimentate in soli pascoli naturali sulle pendici dell’Altopiano che si sviluppa tra le località di Nicotera e Capo Vaticano, prendendo in considerazione la Costa degli Dei.

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La Salsiccia che  si ottiene dalla macinazione di tagli di maiale provenienti da spalla e sottocostola, cui viene aggiunta una parte di lardo e arricchito di spezie, quali sale, aromi vari e pepe rosso e nero. Successivamente viene insaccato e posto in un luogo fresco per la stagionatura. Il Bergamotto di Reggio Calabria,  agrume tondeggiante, caratterizzato da un aroma intenso; dalla scorza gialla dell’agrume si ottiene  un olio essenziale dal profumo inconfondibile, con il quale si ricavano liquori, dolci e sorbetti.

La cucina di Tortora, primo paese della Riviera dei Cedri, rispecchia la gastronomia calabrese, con i suoi piatti semplici, ma ricchi di sapori intensi, legati alla tradizione.

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Da assaggiare sono le mazzacorde:  piatto tipico a base di budello di capretto o agnello, cucinato in salsa di pomodoro e peperoncino. Degustandole il turista porterà con se un po’ di Calabria.

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Accanto ad una degustazione di prodotto tipico in loco, è necessario abbinare la visita al museo; di modo che,  il turista enogastronomico diventerà protagonista di un percorso in cui i suoi cinque sensi svolgeranno un ruolo importante, nello specifico:

il gusto: assaporando i diversi sapori che il territorio offre;
il tatto: tastando con mano i prodotti, ad esempio attività di raccolta delle olive e produzione di insaccati;
l’udito: punta alla riscoperta di posti lontani dal caos cittadino, così per riscoprire il silenzio, la tranquillità e la “sinfonia” del mare, il cinguettio degli uccelli, le storie e le tradizioni che raccontano gli anziani;
l’olfatto: mirando a scoprire gli “odori” di un tempo;
la vista: osservando tutto con i propri occhi e senza nessuna illusione ma solo pura realtà.

Venite a visitare la Calabria, luogo in cui tutti i sensi saranno protagonisti della vostra indimenticabile vacanza.

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