“MARIA UND MARIE, IO SONO UN’ALTRA” dal 5 al 26 ottobre presso la galleria “Vertigo Arte Contemporanea” di Cosenza

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della mostra “MARIA UND MARIE, IO SONO UN’ALTRA” di Sandra Heinz, Edith Urban, Cora Volz, dal 5 al 26 ottobre presso la galleria “Vertigo Arte Contemporanea”, Via Rivocati 63, Cosenza.


La Giornata del Contemporaneo è il grande evento che, dal 2005, AMACI e Vertigo Arte dedica all’arte contemporanea e al suo pubblico. Il primo o il secondo sabato di ottobre le istituzioni associate ad AMACI, accanto a tutte le istituzioni del nostro Paese che liberamente decidono di aderire all’iniziativa, aprono gratuitamente le loro porte per un’iniziativa ricca di eventi, mostre, conferenze e laboratori. Un programma multiforme che regala l’imperdibile occasione di vivere da vicino la vivacità e la ricchezza dell’arte di oggi.

L’evento merita un’attenzione particolare per l’importante ruolo che negli anni ha dimostrato di svolgere per la promozione della cultura contemporanea.

L’incremento in termini di partecipazione e di presenze alle prime sette edizioni della Giornata del Contemporaneo ha infatti evidenziato con chiarezza la sempre maggiore attenzione che il mondo dell’arte contemporanea presta alle Istituzioni Culturali e a un’iniziativa che si è ormai consolidata come un importante appuntamento annuale nel panorama italiano. In questi anni, l’evento ha permesso di disegnare una mappa dell’arte di oggi che ha coinvolto non soltanto le grandi città, ma anche i centri più piccoli, da sempre molto attivi. In questa attica, gli Istituti di ricerca, poli culturali per definizione, hanno assunto il ruolo di veri e propri catalizzatori, con la capacità di presentare e valorizzare l’attività degli artisti contemporanei.

La sempre crescente partecipazione di istituzioni museali italiane impegnate nel campo dell’arte contemporanea dimostra, ancora una volta, il valore dell’evento quale grande occasione di scambio, vivace e dinamico, tra l’arte del nostro tempo e il suo pubblico, sempre più numeroso, diversificato e interessato.

L’Istituto Internazionale di Ricerca per la Cultura e le Arti Visive Contemporanee Vertigo Arte è da sempre, oltre che determinante socio di AMACI, protagonista indiscusso delle Giornate del Contemporaneo; mettendo al servizio della collettività la sua storia e la sua ricerca che ne fanno un vero e proprio pilastro nel panorama dell’arte contemporanea.

Particolare entusiasmo muove, quest’anno, Vertigo Arte giunto a celebrare il suo primo decennale di attività attraverso un intenso programma culturale di cui la Nona edizione della Giornata del Contemporaneo è parte sostanziale con una rassegna dal titolo “Maria und Marie, io sono un’altra”, curata da Vertigo Arte e dal critico tedesco Ulrich Meyer-Husmann.

 

  • Galleria: Vertigo Arte Contemporanea Via Rivocati 63, 87100 Cosenza
  • Critica: Ulrich Meyer-Husmann
  • Vernice: Sabato 5 ottobre 2013 ore 18:30
  • Durata esposizione: Da Sabato 5 Ottobre 2013 a Sabato 26 Ottobre 2013
  • Orario di apertura al pubblico: Dal Martedì al Sabato, ore 17.30 – 19.30 (e per appuntamento contattando i numeri 3427186496-3475994686).

 

Le tre artiste tedesche Sandra Heinz, Edith Urban e Cora Volz analizzano, su registri diversi, i due ruoli femminili contrapposti, spesso degenerati in cliché: Maria l’innocente, la santa e la spirituale e Marie la sensuale, la voluttuosa e la seduttrice.

In questa prospettiva l’uso della frammentarietà gioca un ruolo importante. In Sandra Heinz i vestiti rappresentano frammenti di una vita, in Edith Urban i testi emergono solo in quanto frammenti e in Cora Volz la frammentazione della figura modellata è presupposto per una nuova ricomposizione delle parti. Il frammento allude a un ‘tutto’ non più presente. Cora Volz sviluppa nelle sue sculture una nuova interezza che rimane però distante, inaccessibile. Comune a Sandra Heinz e Edith Urban è l’assenza della persona, solo i frammenti sono presenti. Edith Urban si affida alla forza evocativa dei frammenti di testo sovrastanti l’immagine astratta, mentre Sandra Heinz evoca con i vestiti stampati o ispessiti questa strana presenza/assenza della persona.

Estratto dai testi di Ulrich Meyer-Husmann

“Maria e Marie rappresentano esempi di un immaginario differenziato della donna, così come si è andato formando attraverso i secoli sia sul piano sociale che storico. Nei dipinti, nella letteratura religiosa e laica, nella drammaturgia, nei libretti operistici e nei mass media di oggi, emergono figure di donna che incarnano ruoli femminili condensando in sé caratteristiche e comportamenti che da una parte sono diventate modelli guida, dall’altra sono degenerate in cliché. Maria e Marie rappresentano quindi solo simbolicamente due ruoli femminili contrapposti: Maria l’innocenza, la santa, la spirituale e Marie la sensuale, la voluttuosa, la seduttrice: io sono un’altra.

Cora Volz è scultrice. L’oggetto principale del suo lavoro è la testa. In una prima fase l’artista crea figure femminili in terracotta – busti, ritratti, bassorilievi – molto vicini al modello vivo. I calchi di gesso ottenuti vengono poi ridotti in frammenti e lavorati singolarmente in modo molto specifico con aggiunte di altri materiali. La cosa nuova che ne risulta, grazie ai materiali inseriti, ha un effetto fortemente tattile. Il legame con il ritratto originale della giovane donna persiste ancora, ma l’insieme della scultura o del bassorilievo, con i materiali estranei, crea qualcosa di sovra-individuale.

Sandra Heinz invece sceglie raramente la rappresentazione della persona, attinge piuttosto a quello che le persone si lasciano dietro, come vestiti, scarpe, panni, coperte. Nel caso dei vestiti abbandonati l’artista si fa prendere dalla materialità e matericità delle cose: le stampe ottenute da vestiti e biancheria immersi nel colore o evidenziano nelle strutture a filigrana. Nello stesso tempo sono un ricordo della la persona che li indossava. Nel caso dei tessuti colorati e ispessiti dal colore diventati cosi sculture, le persone assenti appaiono in qualche modo ancora presenti.

Nella pittura di Edith Urban scopriamo il ruolo particolare della parola, del testo, dei frammenti di testo. Riflessioni, dialoghi, dichiarazioni provocatorie ma anche descrittive prese soprattutto da testi letterari vengono iscritti nello strato di colore ancora fluido. In passato l’artista prediligeva uno sfondo monocromatico, mentre adesso lo divide in strisce di colore in cui le parole vengono scritte, ricoperte di colore, lavate via e ancora riscritte. Vengono ripresi pensieri e sentimenti emblematici sempre attuali: il lutto, la speranza, il dolore, la disperazione, l’odio e il desiderio. Spesso sono leggibili solo singole parti del testo, ma proprio tale frammentarietà nella sua indefinitezza lascia allo osservatore lo spazio per una interpretazione personale.

Tutte e tre le artiste riflettono ruoli femminili ben lontane dagli stereotipo diffusi dai mass media. In questa prospettiva la frammentarietà nelle loro opere gioca un ruolo importante. In Sandra Heinz i vestiti rappresentano frammenti di una vita, in Edith Urban i testi emergono solo in quanto frammenti e in Cora Volz la frammentazione della figura modellata è presupposto per una nuova ricomposizione delle parti.”

Con l’edizione 2013, AMACI e Vartigo Arte si propongono di incrementare ancora il numero delle presenze del pubblico, al fine di incentivare lo sviluppo del tessuto culturale territoriale. Porte aperte gratuitamente in ogni angolo del Paese, per presentare un programma multiforme che regalerà al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea.

 

Sandra-Heinz

Sandra Heinz von. U. – stampa di tessuto su carta – 2012

Edith-Urban

Edith Urban “What do you think I’d see, if I could walk away from me” – mixed media su tela – 2012

Cora-Volz

Cora Volz “Ragazza con traccia” – tessuto e polistirolo – 2013

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