“Il sud è niente”, da giovedì 5 dicembre nelle sale cinematografiche d’Italia

Riceviamo e pubblichiamo un articolo di Loris Miceli che segnala e recensisce “Il sud è niente”, il film del reggino Fabio Mollo in uscita nelle sale cinematografiche italiane giovedì 5 dicembre.


il sud è niente poster

Giovedì 5 dicembre esce nelle sale cinematografiche di tutta Italia “Il sud è niente“.

Opera prima del regista Fabio Mollo, reggino DOC (classe 1980), prodotto dalla B24 Film e Madakay dei francesi Jean Dennis Le Dinahet e Sébastien Msika, premiati con il premio Camera D’oro Teodue come miglior produttore emergente.

Il film ha come protagonista la giovanissima reggina Miriam Karlkvis che afferma: “So cosa significa vivere in quei posti che vengono dimenticati e menzionati solo per le cose negative. Questa è stata un’esperienza che mi ha dato la speranza di poter cambiare le cose, e comunque di poter raccontare un Sud sconosciuto a chi pensa che viviamo in uno stato di fermo”. Prima volta per lei su un set cinematografico, prima volta come attrice, reclutata proprio nel quartiere dove è stato girato il film, ambientato nella città di Reggio Calabria, in particolare nel quartiere Gebbione dove sono nati sia il regista che la protagonista.

La trama

Grazia ha 17 anni e vive a Reggio Calabria. Quando era piccola, suo fratello Pietro è emigrato in Germania, o forse è morto. I suoi genitori non parlano del suo destino, del ‘fatto brutto’. Semplicemente, assumono la sua assenza come un dato di fatto. Eppure, Grazia – il cui corpo in crescita e fermento assume sembianze sempre più maschili quasi a compensare il vuoto che Pietro le ha lasciato – è convinta che suo fratello sia ancora vivo. Lo vede, in spiaggia, tra le bancarelle. Inizia a cercarlo, scontrandosi con le regole del silenzio a cui il padre ha sempre obbedito

Per la prima volta si è provato a raccontare questa realtà senza mostrare le pistole. Anzi, ci si è affidati a una sorta di realismo magico alla Marquez (come riferito da Fabio Mollo), che pur radicandosi squisitamente nel Meridione diventa un linguaggio universale nel momento in cui serve a parlare di rapporti personali, tra padre e figlia, tra fratello e sorella, vicini eppure distanti, come le due coste dello Stretto di Messina.

Il sud è niente” è un titolo provocatorio, e come riportato su un articolo di Carlotta De Leo del Corriere della sera, volutamente provocatorio da parte del regista che vuole mandare un messaggio ben chiaro: ribellione!

Le nuove generazioni vogliono ribellarsi a questa mentalità del silenzio, dell’abbandono della rassegnazione che in questi decenni ha creato terreno fertile per le mafie, si percepisce dal film la voglia (spinta da una rabbia carica di passione del regista) di raccontare un sud diverso, un sud di speranza per i giovani, da qui le parole della sceneggiatrice Josella Porto che afferma: “il sud è parola “.

Voglio concludere questo articolo con le parole del regista :

Il film rappresenta la quotidianità di chi tutti i giorni combatte nelle piccole cose, chi resiste, e quindi il pubblico deve vederlo per questo motivo, perché racconta la resistenza al quotidiano, quella di tutti i giorni, quella di tutti noi.

Il film si è classificato nella categoria Alice nella città, la sezione giovani del parallelo festival di Roma , dopo aver fatto il pieno di successi al Toronto Film festival e al festival del cinema di Torino, verrà distribuito nelle sale da Istituto Luce-Cinecittà.

Tra gli interpreti principali troviamo Vinicio Marchioni, Miriam Karlkvist, Alessandra Costanzo, Andrea Bellisario, Giorgio Musumeci e con la partecipazione amichevole di Valentina Lodovini.

Una grande scommessa per un giovane regista del sud, calabrese, e quindi una grandissima scommessa per il sud, per la Calabria tutta, per i calabresi, per i giovani.

Il sud è niente ma può essere tutto quello che vuoi.

LORIS MICELI

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