Il pesto alla calabrese

Pesto calabrese 2

Perché si chiami pesto calabrese, visto che non si pesta nulla, francamente non so.

Al più, si trita, o si frulla. Ma dal momento che rientra in tutti i ricettari tra le cosiddette  “salse pestate“, parliamo pure del pesto calabrese. Meglio ancora, gustiamolo.

Il pesto calabrese è tendenzialmente rosso, anzi, rosato per via della ricotta che sbiadisce il rosso di pomodoro e peperone.

Volendo, però, si può realizzare anche la versione gialla, oppure verde, cambiando qualità e colore di peperoni e pomodoro.

Quello che non può e non deve mancare è il peperoncino, più o meno piccante, a secondo dei gusti personali.

Ingredienti:

  • 250 g di pomodorini ciliegini
  • un peperone
  • una cipolla di Tropea
  • 100 – 150 g di ricotta
  • 20 g di pecorino grattugiato
  • olio extra vergine di oliva
  • origano e basilico (meglio se freschi)
  • 1 peperoncino
  • un pizzico di sale

Affettare sottilmente la cipolla e soffriggetela brevemente nell’olio. Non deve dorare, ma solo ammorbidirsi.

Aggiungete i pomodorini spezzettati ed il peperone pulito e tagliato a tocchetti.

Unite il pizzico di sale, versate poca acqua e lasciate cuocere fino a quando i peperoni diventeranno teneri.

Completate la cottura con il peperoncino sminuzzato, il basilico e l’origano.

Tritate il tutto con il mixer ad immersione, o con il frullatore, fino a raggiungere la cremosità desiderata (a me piace sul rustico, lasciando qualche pezzettino più granuloso).

Lasciate intiepidire, poi amalgamate la ricotta setacciata e il pecorino grattugiato.

Il pesto calabrese è ottimo per condire tutti i tipi di pasta, fileja in primis, ma si può spalmare su tartine e bruschette, usarlo in torte salate, per insaporire ripieni, in accompagnamento a carni e formaggi.

Basta provarlo e troverete un’infinità di modi per sfruttarne il sapore.

L’unica accortezza che dovete avere è nella scelta degli ingredienti: devono essere genuini e di buona qualità. Come quelli calabresi, per dire…

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