Acri, Sant’Angelo e il suo cammino.

“L’apostolo della Calabria” al secolo Luca Antonio Falcone, nacque ad Acri nel rione Casalicchio e diventò Frate Angelo. Santificato il 15 ottobre a Roma da Papa Francesco è oggi acclamato e onorato in terra natìa col nome di Sant’Angelo d’Acri.

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Una vita dedita alla predicazione la sua, una predica semplice e popolare tipica dei francescani, comprensibile da tutti e in difesa degli oppressi e dei deboli. Nominato il predicatore itinerante in 38 anni di vita dedita alla predicazione iniziata a San Giorgio Albanese, camminò in tutta la Calabria. Lungo i suoi cammini percorse le bellezze paesaggistiche di tutto il Regno di Napoli, e si narra che di ritorno dai suoi numerosi spostamenti era solito riposarsi su una pietra in prossimità di Acri (ormai la pietra di Sant’Angelo).

L’intero paese di Acri è in gioia e preghiera per onorare il suo Sant’Angelo.

E per rivivere i suoi cammini che durante i festeggiamenti in paese dal 17 al 30 ottobre è stato pensato un itinerario nominato proprio “il cammino di Luca Antonio”. Il percorso segue le orme di Sant’Angelo passando per la sua casa natia (Casa Cappella), dove si può ammirare un dipinto che lo ritrae inginocchiato davanti alla statua della Madonna con il capo cinto di luce, per la Chiesa di San Nicola di Belvedere laddove venne battezzato. Inoltrandoci nel borgo più silenzioso la Chiesetta di Santa Chiara con annesso il Convento delle “Cappuccinelle”, accoglie le spoglie di Suor Mariangela del Crocifisso, al tempo la sua figlioccia Maria Teresa dei principi di Sanseverino da lui guidata al noviziato.

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Passando per la Chiesa di San Francesco di Paola e l’Istituto di Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori, luogo del Beato Francesco Maria Greco, culla della sua opera.  Ma vera casa di Sant’Angelo restò però la Chiesetta piccola di Acri con il suo convento, laddove oggi insiste imponente la Basilica eretta in suo onore. L’ itinerario attraversa l’antico borgo del paese dando la possibilità di riscoprirne le bellezze architettoniche e storiche rievocare usi, costumi e vecchie botteghe, laddove insistono numerosi palazzi all’epoca antiche dimore signorili. Un cammino nel passato che farà vivere a quanti si appresteranno all’esperienza emozioni suggestive medesime della vita di Sant’Angelo e di quanti illustri e non popolarono l’antica Acri.

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